Poco riuscito questo tentativo di "noir" a tinte transalpine di Michele Placido. Troppo autocompiacimento, sceneggiatura piena di buchi degni del miglior gruvére francais, atmosfere eccessivamente tenebrose e claustrofobiche.
Sopra le righe, iperboliche e troppo caratterizzate le maschere dei protagonisti, perfino quella di un grande attore come Daniel Auteuil, qui insostenibilmente preso dal suo stesso charme, talmente compenetrato nelle sue facoltà attoriali da risultare a tratti stucchevole.
La colpa di tutto ciò è naturalmente di Placido, non tanto per i suoi ammirevoli detournement registici che lo hanno visto autore di film molto diversi per soggetto e genere, quanto per questo suo tentativo manieristico, progettuale in senso cattivo, artificiale fin già dal suo concepimento.
Il voler rifarsi ad un genere partendo dalla forma piuttosto che dalla sostanza - un fatto di cronaca rilevante, un soggetto romanzesco di un certo rilievo - ha finito con l'ammantare "Il cecchino" di una cappa di mediocrità asfissiante, appesantendo trama, ruoli e prestazioni con fardelli caricaturali e di maniera: maschere senza storia, trame senza respiro.
Per non dire dei fastidiosi richiami all'attualità - l'Afghanistan -nient'altro che sterili rampini sulla parete rocciosa per chi è in caduta libera. In buona sostanza due ore di violenza cerebrale, un inferno alieno camuffato da poliziesco.
Paradossalmente qualcosa che avvicina involontariamente Placido all'Abel Ferrara de "Il Cattivo Tenente". In questo, forse, qualcuno potrà trovare atroce fascino; nella cupezza dico di una rappresentazione demistificata e priva di Dei, Santi, Eroi, Storie, Cronache, Sceneggiature e Trame. Un buco nero che si offre allo sguardo, oltre la serratura.

Il Cecchino
Un film di Michele Placido. Con Daniel Auteuil, Mathieu Kassovitz, Olivier Gourmet, Francis Renaud, Nicolas Briançon.
Titolo originale Le Guetteur. Thriller, durata 89 min. - Francia2012. - 01 Distribution. Uscita mercoledì 1 maggio 2013.