SPECIAL PRICE STORE
Francesco Cusa - Official Website - "IL MIO DISCORSO DI INIZIO ANNO" per Sicilia Report

"IL MIO DISCORSO DI INIZIO ANNO" per Sicilia Report

2020-01-02

https://www.siciliareport.it/rubriche/lo-stiletto/il-mio-discorso-di-inizio-anno/?fbclid=IwAR3ZxcW0JSbdvhE9M4uAWXx0VwvGxWHLt6-K4PbeVqDlUDjrtSaX-nLf8m8

- IL MIO DISCORSO DI INIZIO ANNO. Vedo già quel futuro in cui il reddito sarà separato dal lavoro. Si nascerà con un credito e non con un debito. Il lavoro sarà una scelta che non sarà legata alla necessità di campare (a chi sorriderà consiglio di leggere economisti fuori dalla nomenclatura mainstream), ciò grazie alle biotecnologie, alle nuove iniziazioni, alla nuova umanità nascente composta da grandi assise consapevoli. Questa epoca (in realtà meravigliosa) consente l'esercizio della critica costante nel paradosso totalitario del controllo mediatico di regime. È un periodo storico molto ambiguo, ma sostanzialmente positivo: grandi conquiste e mostruose devastazioni. Nessuno rivendica ritorni al passato, che solo chi non conosce bene la storia può ritenere bucolico e sublime: pensiamo ai benefici fisici e spirituali relativi all'acqua potabile e al riscaldamento presenti in ogni casa, al fatto che il cibo sia finalmente una fonte accessibile a tutti in larga parte del pianeta, alla possibilità di attingere direttamente a fonti di informazione e conoscenza dal web, ecc. Ignorare la "traettoria evolutiva" del sapiens è un esercizio reazionario e fondamentalista. Per "centrarsi" in questo momento topico, che io definisco l' "accelerazione", occorre essere in grado di disporre di una grande capacità di sintesi e di una sostanziale attitudine al delirio... ma occorre essere anche disposti a pagare le disastrose conseguenze di questo processo. L'accelerazione sottopone il corpo e la psiche a una dose di stress difficilmente tollerabile. Occorrerà sacrificarsi, ma sentire anche che il senso di questo "sacrificio" tracima dal contagio dell'esistenza individuale e sezionata. La visione rivoluzionaria passa attraverso una dialettica tra il sé e la totalità, dialettica che necessita ora di una capacità di adattamento alle nuove risorse e tecnologie. Pena l'essere esclusi dalle nuove iniziazioni. Essere consapevoli di tutto ciò significa in parte essere già affrancati dall'inevitabile omologazione.