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Francesco Cusa - Official Website - Articolo per "Lo Stiletto" del giornale "Sicilia Report": SADE E L'INSALATINA.

Articolo per "Lo Stiletto" del giornale "Sicilia Report": SADE E L'INSALATINA.

2018-10-09

https://www.siciliareport.it/rubriche/lo-stiletto/sade-e-linsalatina/

SADE E L’INSALATINA
Nel mare meraviglioso di ottobre, accade di captare - nostro malgrado e complice il vento galeotto e messaggero - le comunicazioni degli innamoratini. Nel particolare, parliamo di una biondina tutta “stilosa” e “pucciosa”, al mare con tutto un corredo di pupazzetti, portachiavine con cuoricioni, salviette profumatelle e tavolozza da laccature di piedini e manucce. Capto dunque, causalmente, un: “… potevi mangiarla con me… insieme insieme… insalatina catty” (proprio così, senza articolo). Osservo meglio. Effettivamente la ragazza fascinosa sta brucando un’insalatina dal contenitore arancione (anch’esso molto “Ikea Style”): essa, l’insalata, sarebbe catty, ovvero cattiva, perchè depositaria di maculazioni di tocchetti di tonno e formaggio; insomma di pericolosi veicoli di grasso e potenziali killer della sua impeccabile linea (tant’è che lei esclamerà fra qualche secondo un: “iiihhh!… pieno d’oliooo…uffff!”, ed anche un osceno: “ora vado proprio a tuttibruciare in palestrina” (ecco ovviamente apparire il mitico Palestrina alle prese con un corso di “Gravity Zero”). Insomma, riassumo: Lady Gaghetta sta comunicando col suo anonimo boy, lo informa di questa insalata killer e della palestra. Ok? Breci considerazioni: In fin dei conti, cosa ci sta di orribile in questa breve cronachetta? Tutto sommato, abbiamo di fronte una ragazza salutista, che ha cura del suo corpo e ama il suo ragazzo. Bello, no? E allora, dove sta il problema? Mi viene in mente Sade. Cosa ci raccapriccia dei suoi romanzi? Come sostiene Zizek: “il raccapriccio della sua scrittura non sta tanto nel contenuto (che è piuttosto noioso e ripetitivo), quanto nel perché lo fa? In Sade tutto è perversione tranne la sua scrittura”. Dunque, ciò che stona in questo spumeggiante acquerello d’ottobre, è proprio il fatto che la ragazza possa formalmente essere “negazione di una narrazione”, il fatto che non ci sia “giustizia” e che Lady Gaghetta possa continuare a vivere fuori dalla cornice di un potenziale romanzo, essendo lei eternamente dannata al ruolo di Justine, ruolo che rimane dunque vacante, privo di eroine nel paradosso di un sistema-mondo popolato da milioni di candidate. Non mi rimane che il “ne narro”: porto cioè a conoscenza pubblica un fatto neutro, privo di affabulazione, lo conduco alla luce, rendo manifeste le microstorie. Non conosco atti rivoluzionari più estremi di questo nell’era della “schiumizzazione”.