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Francesco Cusa - Official Website - "The Double"", di MIchael Brandt (5)

"The Double"", di MIchael Brandt (5)

2012-03-13

Non convince questo film di Brandt, che pure pareva dare premesse interessanti. É un thriller poliziesco che pare fare un po' il verso allo splendido "I Soliti Sospetti" di Bryan Singer. Ma il paragone risulta davvero impietoso, come potrebbe esserlo ad es. quello tra il Subbuteo e il calcetto a molla della "Arcofalc" (sì, proprio quello col campetto di calcio coi crateri e i portieri sui binari ad arco, cosa che rendeva la simulazione sì di una partita di calcio, ma come la si sarebbe giocata sulla Striscia di Moebius, o volendo anche di Gaza dopo un raid israeliano).

Innanzitutto cominciamo dal titolo... ok, abbiamo più o meno capito tutto no? (a volte, ahimè, si rimpiangono perfino le traduzioni dei titoli in italiano).
Abbiamo un ex agente della CIA Paul Shepherdson (il sempre affascinante ma, forse-per-questo-ancor-più-agghiacciante, Richard Gere) che viene richiamato d'urgenza per risolvere il caso.
Abbiamo l'assassino sovietico ("ti spiazzo in due" verrebbe da chiosare, e lo facciamo) "Cassius" - una sorta di proto-killer mitico, le cui tracce sono disperse da tempo e nel tempo - che riappare dopo esser stato creduto morto.
Abbiamo il giovane studentello "sbarbino" che "non si è formato sul campo", che ha scritto la sua bella tesina sul mitico Cassius, e che giocoforza si ritroverà a fare squadra con il recalcitrante Shepherdson.

E fin qua, ancora ancora, ci possiamo stare nel dèjà vu, se il nostro Brandt non avesse poi l'ardire di giocare a carte scoperte - senza ovviamente essere Hitchcock -, palesando fin dalle prime battute la presunta identità di Cassius (maluccio diremmo..e molla st'evidenziatore!). Qui ci tacciamo, in ciò non rivelando arcani.

Su tutto aleggia lo spettro dell'inquietante "Kaiser Sose", lui sì imperitura Colonna d'Ercole da non varcare.
Insomma la solita "Zuppa del Casaro" che, riscaldata, garantisce un discreto fabbisogno proteico e nutrizionale. In questo senso il film tiene discretamente tonici i sensi, e le signore "over 50" potranno ancora trovare rivoli di fascino nelle falcate del "Sempre Chiomato" Gere.

Infine, francamente irritanti quegli sporadici "slow motion" sparsi qua e là durante i film, funzionali a rimarcare le tribolazioni del fantomatico Cassius...Tutti in coro: "Ah Michael...e molla st'evidenziatore!".