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Francesco Cusa - Official Website - Mia recensione di “Smetto quando voglio ” di Sydney Sibilia (3)

Mia recensione di “Smetto quando voglio ” di Sydney Sibilia (3)

2014-02-12


Se questi sono i segnali di ripresa del cinema italiano c’è da trasferirsi agli antipodi nell’arco d’un tempo celere.

L’esordiente Sydney Scibilia ci offre un prodotto cretinetto, una commediucola patetica e inconsistente a cominciare dagli intendimenti, dal progettino; insomma: fin dai propositi. E questi si rivelano pessimi fin dai titoli di presentazione. Trasalisco nel leggere certi bonari commenti dei critici; evidentemente si tratta di gente non avvezza alla visione di serie televisive e similari.
Questo film scimmiotta (male, malissimo) i fasti della gloriosa serie di Vince Gilligan, “Breaking Bad”, ovvero di un evento epocale nella recente storia del cinema contemporaneo (sì, parliamo di Cinema con la C maiuscola: anche se trattasi di serie tv).
Lo fa inscenando un corale trambusto, nel didascalico smanettamento delle tematiche note, ovvero: mettersi a produrre droghe rende a dispetto delle disgrazie del quotidiano. Ciò disturba, e non poco.

Non è lecito copiare male e far passare per giunta questo esercizio di stile per una trovata originale. Sono operazioni compiute in malafede, spunti d’opportunismo, raschiamenti da barile. E’ saccheggio sterile, insulto alla memoria del nobile cinema italiano. Giacchè qui riecheggia, purtroppo, anche lo spettro di Monicelli e de “I Soliti Ignoti”, ahinoi.
Non si capisce inoltre il senso di certe saturazioni d’immagine – allusione all’assunzione di sostanze psicotrope? mah, – che spacciano Roma per una sorta di Los Angeles de noantri, per non dire del livello veramente scadente della recitazione.

Il tutto collassa dopo poche scene. Il tentativo “piacione” di strappar qualche sorriso stride maledettamente – quantomeno – con la stessa scelta del plot, in un anelito, neanche troppo celato, di portare a termine le operazioni, di muovere le tende e finire il compito in classe per la ricreazione. Il dramma reale è che questo pastrocchio pare aver fatto breccia nelle braghe lise di molti poltronisti.

Un dramma tutto italiano questo del cinema nostrano, non si vede la luce alla fine della galleria. San Sorrentino, in Lei riponiamo le nostre residue speranze. Amen.

Smetto quando voglio
Un film di Sydney Sibilia. Con Edoardo Leo, Valeria Solarino, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero de Rienzo. Commedia, durata 100 min. – Italia 2013.
01 Distribution uscita giovedì 6 febbraio 2014.