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Francesco Cusa - Official Website - Mia recensione de "“The wolf of Wall Street”, di Martin Scorsese” (9)

Mia recensione de "“The wolf of Wall Street”, di Martin Scorsese” (9)

2014-02-03

Inchiodati alla sedia. Pura adrenalina. Ritmo sconvolgente, frenetico, vorticoso, come quello delle droghe che girano e dei bicchieri ricolmi di alcool che tintinnano.

Viene quasi da tirare il fiato nelle tre ore dense come magma, e ti pare di accarezzare il pelo d’una bestia voluttuosa, affascinante ma terribilmente pericolosa. Un baccanale, un’orgia, un delirio continuo, tirato come le strisce di cocaina che segnano il percorso dei protagonisti, una corda tesa che risuona perenne nella medesima frequenza di base.

Solo un regista enorme come Scorsese poteva mettere in gioco un calembour visivo di questa portata.

Stiamo parlando di “The Wolf of Wall Street”, ultima sua fatica registica. Sembra l’opera del genio d’un ventenne, tanto il ritmo è dirompente, senza soste, tambureggiante. L’uso della macchina da presa, il montaggio, la cura del dettaglio, la coesione, sono il marchio di fabbrica inconfondibile di un magistero registico, la firma del grande Maestro. Per non dire della prova di Di Caprio che ormai può essere annoverato fra i giganti di Hollywood d’ogni tempo. Non c’è giudizio morale, né redenzione del personaggio.

Scorsese narra con passione delle vicende reali di Jordan Belfort – agente di borsa e truffatore supremo – e lo fa senza mediare, oscenamente, descrivendo le gesta di questo Caligola del nostro tempo, quasi cantandone le “imprese” di lui e dei suoi compari-bravi ragazzi, in un tripudio visivo che rasenta il preziosismo. Per quel che mi concerne, questo approccio rappresenta una nuova pagina dell’opera del grande regista statunitense, uno scarto rispetto al passato, una nuova poetica. Finalmente un gigante corrotto e amorale che viene presentato in chiave wellesiana, senza paraventi di sorta, una maestà corrotta fino al midollo, irredimibile.

Scorsese spalanca le porte dell’inferno in terra e delle relative sue fascinazioni fa letteratura, delineando i contorni ed i contenuti d’un semidio corroborato dalle sostanze psicotrope e fortificato dalla droghe (mirabile la scena di Popeye che mangia gli spinaci in tv e della sua emulazione di Belfort con dose massiccia di coca in salvataggio dell’amico strafatto).

Il cinema nella sua totalità, espressione di compiutezza. Non manca insomma niente a “The Wolf of Wall Street” e, insomma, ci si alza da tavola satolli. Chapeau.

“The wolf of Wall Street”
Un film di Martin Scorsese. Con Leonardo DiCaprio, Jonah Hill, Margot Robbie, Matthew McConaughey, Kyle Chandler.
Biografico, Ratings: Kids+16, durata 180 min. – USA 2013. – 01 Distribution uscita giovedì 23 gennaio 2014. – VM 14
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